La Parigi di Brassai in Mostra a Palazzo Morando

 

Una Parigi magica e notturna, una Parigi che non esiste più ma che da sempre si conserva immutata nell'immaginario collettivo: le strade, le piazze avvolte dalla nebbia, i ladri, le puttane, il cabaret e i cafe chantant.

Palazzo Morando ospita fino al 28 giugno una personale dedicata ad uno dei più noti maestri della fotografia francese, proponendo un percorso di 260 fotografie originali, provenienti dall'archivio Estate Brassai, appartenente al nipote Philippe Ribeyrolles.

Il percorso espositivo si apre con le immagini dei monelli che giocano nelle strade della città: il modo perfetto per introdurre nel visitatore in quella che è la vera cifra stilistica di Brassai: la capacità di unire il reportage e il ritratto.

Ritratto e reportage sono un tutt'uno nel lavoro del fotografo. La città, immersa nelle sue atmosfere rarefatte e notturne , viene indagata con delicatezza ma senza romanticismo: ci sono i bistrot, le “lucciole” per strada, le case di piacere, gli ubriachi, le ballerine del cabaret, la puzza e la folla dei mercati generali di Les Halles. 

 «Brassaï ama fotografare la Parigi notturna - dice Agnés de Gouvion Saint Cyr, curatrice della mostra - vaga nelle banlieue, si infila nei vicoli e nelle balere per immortalare prostitute, mascalzoni e vagabondi. Ma non solo, perché fotografa anche le architetture degli edifici immersi nella nebbia, le geometrie delle strade buie avvolte dalla penombra».


  

Un ampio spazio viene dedicato anche alla ritrattistica. La Parigi degli anni Trenta è folle e movimentata, culla di movimenti artistici e patria di esuli: Brassai conosce Picasso, e grazie a lui Matisse, Dalì ritratto giovanissimo con la moglie Gala, Simone de Beauvoir e moltissimi altri, che ancora oggi ci sorridono e ci guardano immortalati per sempre sulla pellicola. 





Brassai. Pour l'Amour de Paris. Palazzo Morando (via Sant'Andrea 6). Fino al 28 giugno 2015. 

@Antonietta Usardi

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