Shakespeare al Teatro Elfo Puccini.

 

 Fino al 24 maggio va in scena sul palco del Teatro Elfo Puccini “La Tempesta di Shakespeare”, uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. Prospero, duca di Milano, tradito dal fratello e esiliato su un’isola con la figlia Miranda, trama per riportare sua figlia al posto che le spetta ricorrendo anche alla magia. E’ opera di un mago infatti la tempesta che travolge la nave su cui viaggiano Antonio, fratello di Prospero, e il suo complice, il re di Napoli, Alonso.

Prospero, con l’aiuto della magia e di uno spirito dell’aria suo servo, Ariel, riesce a svelare la natura bassa del fratello, a far redimere il re e a far innamorare e sposare la figlia Miranda con il nuovo re di Napoli, Ferdinando. La versione rappresentata al Teatro Elfo Puccini è un one-man-show, con l’istrionica prova di Ferdinando Bruni, popolata da una corte di fantocci, un po’ macabri, che danno corpo a tutti gli eroi, gli uomini e gli spiriti del dramma shakespeariano.



 Prospero entra in scena vestito come un imbonitore da fiera, con una palandrana nera e un cappello a cilindro, su un carro nel quale è esposta, come fosse mercanzia, la sua anima e i fantasmi della sua esistenza. Prospero, per magia, riesce a dare voce a tutti i personaggi, a sua figlia Miranda, al giovane principe Ferdinando, ad Alonso, a Gonzalo e ad Antonio, mutando ogni volta accento, intonazione, in uno sdoppiamento senza tregua. 

“La Tempesta”, ultima opera di Shakespeare, è una riflessione sui temi dell’amore, del perdono e della morte. Le tempeste si placano, le parole si tramutano in musica, le marionette tornano chiuse nelle loro casse, le navi prendono nuovamente il largo e l’isola, esilio di Prospero, torna ad essere abitata solo dagli spiriti.

@Stefania Cappelletti

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