Fabro, Garutti, Kounellis, Paolini a Brera in Contemporaneo.

Fino al 27 settembre, in occasione del grande progetto espositivo realizzato dall’Accademia di Brera per Expo 2015, “Brera in contemporaneo”, è allestita la mostra “Fabro, Garutti, Kounellis, Paolini”, quattro grandi artisti, legati all’Accademia, che hanno realizzato appositamente opere di grandi dimensioni da porre a confronto con i capolavori della Pinacoteca.

L’idea di “Brera in contemporaneo” è quella di ripensare il museo attraverso l’opera e le opere di artisti contemporanei strettamente legati al Palazzo. 

Fabro e Garutti sono stati docenti all’Accademia di Brera, Paolini è l’unico artista contemporaneo presente nella collezione della Pinacoteca con l’opera “Ateneo”, Kounellis è stato visiting professor oltre che “Socio Onorario” dell’Accademia. 

L’obiettivo è creare un ripensamento dei rapporti e delle relazioni tra capolavori come “Lo sposalizio della Vergine” di Raffaello, “La Crocifissione” di Bramantino, “Il ritrovamento del corpo di San Martino” del Tintoretto, gli affreschi di Bernardino Luini nella Cappella di San Giuseppe e le opere dei quattro artisti legati a Brera. 

Garutti presenta al centro della Sala IX della Pinacoteca un’opera che reca una didascalia che trascina l’intera sala e lo spettatore in un vortice temporale: “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora”. 

Kounellis, a lato de “La Crocifissione” di Bramantino, presenta un “atto unico” che raddoppia e drammatizza l’immagine facendola diventare anche evento. Paolini ha realizzato una grande installazione nella Sala XXIV della Pinacoteca, proprio di fronte a “Lo sposalizio della Vergine” di Raffaello; l’opera, dal titolo “(Non)senso della visita”, s’inscrive in un muro autoportante di 5x8 metri, composta da diciannove fogli, 40x40 cm ciascuno. 

Una cornice reca l’immagine dell’opera, dell’artista stesso, “Raphael Urbinas MDIIII” una riproduzione fotografica in grandezza al vero della luce del portale del tempio dipinto da Raffaello nello “Sposalizio”. 

Tre le opere esposte di Fabro, “Io (l’uovo)” collocata al centro della Cappella di San Giuseppe appoggiata su “Modo di mettere le lenzuola”. 

L’ultima opera, “Groma per Spinoza”, è esposta nella Sala XXVIII: quattro ampolle contengono le trascrizioni di quattro lezioni tenute dall’artista all’Accademia, contemporaneamente un richiamo al grande filosofo e alle lezioni tenute da Fabro agli studenti di Brera. 

@Stefania Cappelletti

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