The Tribe allo Spazio Oberdan

Dal 22 luglio fino al 1 agosto lo Spazio Oberdan presenta il lungometraggio di Myroslav Slaboshpytskiy "The Tribe", un film che regala emozioni molto intense e che riporta sul grande schermo il puro linguaggio del cinema. 

Il film narra le vicende di una comunità di ragazzi sordomuti con uno sguardo innovativo, scevro da ogni stereotipo sulla disabilità e senza scadere nella formula della psicologia sociale. 

L'adolescente Sergey, sordo e muto, viene mandato in una scuola speciale, dove, per essere accettato dai compagni, è obbligato a sottomettersi ad una serie di riti d'iniziazione selvaggi stabiliti dalla "tribù", una banda che detta legge all'interno dell'istituto. 

Superate le prove viene accettato all'interno del gruppo, ma si innamora di Anna, una ragazza che vuole scappare dall'Ucraina e racimola i soldi necessari prostituendosi. Per lei, Sergey, sarà costretto a rompere tutte le regole imposte dalla feroce gerachia della tribù. 

Il regista ha scelto di far comunicare i personaggi solo attraverso il linguaggio dei segni, riuscendo a trasmettere senso ed emozioni senza il bisogno delle parole o delle didascalie, grazie anche all'incredibile espressività degli attori, per rendere omaggio al cinema muto. 

La decisione di non usare parole e sottotitoli pone lo spettatore in una posizione attiva, in cui è spinto a comprendere sentimenti ed emozioni attraverso il linguaggio del corpo e a leggere sogni, desideri e paure nello sguardo degli attori. 

@Stefania Cappelletti

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