Il Genio di Dolan allo Spazio Oberdan

Dal 3 agosto al 7 settembre lo Spazio Oberdan propone una retrospettiva sul giovane regista, attore, sceneggiatore franco-canadese Xavier Dolan. 

Enfant prodige del cinema contemporaneo, nel 2014 ha vinto il prestigioso Premio della Giuria al Festival di Cannes con il film “Mommy”. 

La rassegna presenta i suoi cinque lungometraggi caratterizzati dallo stile molto personale del regista, pulsante vitalità, emozionante ma anche inquietante, con personaggi dai sentimenti complessi, ricchi di sfumature, pieni di contraddizioni e fragilità, alla ricerca della propria identità e del loro posto nel mondo. 

La retrospettiva comincia con “Tom à la ferme” (2013), film tratto dall’omonimo romanzo di Michel Marc Bouchard, che narra l’incontro e il rapporto tra Tom e la famiglia di Giullaume, suo compagno prematuramente scomparso; Tom si rende ben presto conto della stranezza della famiglia ma ne rimane come imprigionato. 

Molto intenso e particolare sarà il rapporto con Francis, il fratello di Giullaume, che si risolverà con l’affiorare della verità. 

Il film ha vinto il Premio Fipresci miglior film alla 70ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il secondo film in programmazione è “Les amours imaginaires” (2010), la storia di Francis e Marie, due amici, innamorati della stessa persona, che si scontreranno nel tentativo di conquistare l’oggetto del loro desiderio, rimanendo coinvolti nei suoi comportamenti ambigui e distruttivi. 

“J’ai tué ma mère” (2009), terzo lungometraggio della rassegna, racconta il passaggio dall’adolescenza all’età adultà di Hubert Minel, anche attraverso l’analisi dei sentimenti d’amore e odio che il ragazzo nutre nei confronti della madre Chantal. 

Il film ha vinto il Premio “Regard Jeunes” alla Quinzaine des Réalizateurs del Festival di Cannes del 2009. 

Penultimo film in programmazione “Laurence anyways” (2011) affronta un tema delicato come il cambiamento di genere e le implicazioni sentimentali che racchiude, attraverso le vicende di uomo che vuole salvare la relazione con la fidanzata dopo averle rivelato che vuole diventare donna. 

Chiude la rassegna l’ultimo film realizzato dal regista franco-canadese “Mommy” (2014), la storia di una govane esuberante vedova, madre di un ragazzo, che è costretta ad occuparsi stabilmente del figlio afflitto dalla sindrome da deficit d’attenzione. 

Tra i loro scontri e contrasti, si inserisce Kyle, nuova ragazza del quartiere e i tre, insieme, riusciranno a creare un nuovo equilibrio. 

I film sono in lingua originale con sottotitoli in inglese. 

@Stefania Cappelletti

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