Il Rumore di Acque Parla di Migranti al Teatro della Contraddizione
Due sole serate, il 10 e l’11 ottobre, al Teatro della Contraddizione per la messa in scena di “Rumore di acque” di Marco Martinelli.
Un generale lasciato solo a governare su un’isola sperduta nel Mediterraneo, attorniato dagli spiriti dei migranti che in quel mare si sono persi insieme alle loro speranze e ai loro sogni.
Suo malgrado il generale diviene quasi un “medium” attraversato dalle voci e dai racconti del popolo degli annegati.
Uomini e donne che non lo lasciano in pace, lo tormentano e gridano la loro disperazione e paura di essere dimenticati e diventare solo freddi numeri di statistiche.
Obiettivo del regista è quello di sensibilizzare lo spettatore, di far riflettere sulle contraddizioni e sui drammi che lacerano l’umanità, affinché si presenti all’altezza di fronte a questo importante momento storico.
Il generale burocrate e quasi demoniaco, infastidito dal monotono lavoro di trascrivere cifre, di tenere elenchi numerati delle vittime, inacidito e sarcastico è la nostra trasfigurazione teatrale.
C’è la necessità quindi di risvegliare le coscienze, di aprire gli occhi e di smettere di essere spettatori impotenti.
Sul palco Alessandro Renda viene accompagnato dalle musiche di Guy Klucevsek.
E’ una produzione del Teatro delle Albe – Ravenna Teatro, con il patrocinio di Amnesty International.
@Stefania Cappelletti