Ritratti del Novecento alla Fondazione Pasquinelli

Fino al 4 dicembre alla Fondazione Pasquinelli, corso Magenta 42, per gli appuntamenti “L’arte in una stanza” è allestita la mostra “Figure”. 

Pochi preziosi quadri selezionati per tema. 

Il tema di questa mostra è il ritratto che per i futuristi, come affermano nel loro Manifesto del 1910, per essere una vera opera d’arte, non deve mai assomigliare al modello. 

Questa nuova visione ha portato alla realizzazione di ritratti “antigraziosi”: disarmonici, talvolta persino sgradevoli secondo i canoni tradizionali, ma senza dubbio esemplari di un nuovo modo di sentire e vedere la realtà. 

Una realtà che viene raffigurata scegliendo linee, forme e colori per il loro valore simbolico e non per la loro attinenza con il vero. 

Anticipatore del concetto futurista di “antigrazioso” è Pablo Picasso con le sue “Demoiselles d’Avignone” del 1907 e continuando per tutto il XX secolo a scomporre e reinventare le sue figure umane. 

In mostra è esposto un suo quadro del 1941-’42 intitolato “Femme nue assise”. 

A dialogare con lui le opere di altri esponenti della modernità come Mario Sironi con “Figura /Antigrazioso” del 1913 caratterizzato dalle linee e dai colori futuristi, Carlo Carrà che, con “La ballerina del San Martino” del 1915 riprende soggetti arcaizzanti, Amedeo Modigliani con una delle sue famose teste “Ritratto di Hanka Zborowska” del 1917 e Massimo Campigli, influenzato dalla pittura parietale romana, con “Nudo” del 1928. 

A conclusione della mostra le “Cariatidi” realizzate dalla giovane artista Marta Dell’Angelo

La mostra, curata da Antonello Negri, è ad ingresso libero previa prenotazione obbligatoria.

@Stefania Cappelletti

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