Il Vicario Racconta l’Olocausto all’Elfo Puccini

Fino al 28 febbraio sul palco dell’Elfo Puccini va in scena lo spettacolo “Il Vicario”, opera di Rolf Hochhuth, per la regia di Rosario Tedesco

Scritto nel 1963, “Il Vicario” pose in grossa difficoltà il Vaticano che dovette affrontare il drammatico problema delle responsabilità di Pio XII e della Chiesa di fronte alle notizie delle atrocità naziste e della Shoah. 

Kurt Gerstein, ufficiale delle SS, e Padre Riccardo Fontana, si incontrano nel teatro della storia, in un’epoca di tragedia umana. Di fronte alla follia che sta ingoiando il mondo, i due sentono l’ipocrisia delle loro esistenze e decidono di immolarsi nella missione di portare al Papa le notizie sull’olocausto. Si spogliano delle loro divise per diventare solo uomini e farsi carico delle proprie responsabilità, increduli di fronte al Silenzio, vero protagonista dell’opera, del Vicario di Cristo e alla mancanza di una condanna netta delle deportazioni ebraiche e degli omicidi di massa. 

Sul palco sette attori danno voce al testo: Matteo Caccia, Marco Foschi, Nicola Bortolotti, Giuseppe Lanino, Enrico Roccaforte, Cinzia Spanò e Rosario Tedesco

Ogni sera gli attori saranno affiancati dalle voci di alcuni “testimoni”, scelti tra le personalità forti della cultura e dello spettacolo, che si contraddistinguono anche per il loro impegno civile, a cui è stato chiesto di condividere apertamente con gli spettatori le emozioni più profonde e personali suscitate dallo spettacolo. 

Si alterneranno sul palco: Nora Foeth, Franca Nuti, Moni Ovadia, Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, una studentessa del Liceo Virgilio di Milano, Sumaya Abdel Qader e uno studente della scuola germanica di Milano. 

Al termine dello spettacolo i “testimoni” leggono la lettera di una ragazza ebrea di Ostia. 

@Stefania Cappelletti

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