Marina Carboni allo Spazio Tadini

Fino al 24 giugno la Casa Museo Spazio Tadini, via Niccolò Jommelli 24, fondata da Francesco Tadini e Melina Scalise, ospita la mostra “Marina Carboni. La sintesi del cerchio”. 

L’artista, originaria di Genova, espone per la prima volta a Milano i suoi ultimi lavori regalando al visitatore un percorso tra visioni oniriche, paesaggi e ritratti che portano in un’altra dimensione. 

Le opere di Marina Carboni raccontano un mondo che è costantemente mutevole, fluido, non esiste uno spazio definito in cui collocare un paesaggio o una figura, le forme si sformano e la prospettiva si rovescia confondendo il cielo con la terra. 

In questa frammentazione di forme, nella loro variazione, nella sovrapposizione di spazio e tempo, prospettive e trasparenze, Marina Carboni riesce a creare un linguaggio armonico, ammaliante, che attrae il visitatore dandogli la sensazione di entrare nelle tele dell’artista. 

Le opere di Marina Carboni sono un’esperienza emozionale che culmina nella percezione di una totalità e di un’armonia: non esistono cesure nette, il nero sfuma nel grigio fino a fondersi nei gialli caldi di un sole, nei bruni della terra, negli azzurri di un cielo e nella trasparenza dell’acqua; plasma, seguendo il suo inconscio creativo femminile, gli elementi, la terra, l’acqua, il cielo e il fuoco. 

L’artista non si firma con il nome, ma con un simbolo carico di significati: il cerchio; in ogni sua opera, in maniera più o meno evidente, è presente il cerchio a rappresentare come, nonostante il continuo divenire, esiste un ciclo che è sintesi di perfezione assoluta; il cerchio è contemporaneamente punto d’inizio e di fine perché ogni fine porta in sé il seme di un nuovo inizio. 

@Stefania Cappelletti

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