L' Estraneo

“Un rumore. Trasalisco. Un tonfo sordo, come un battente che si chiude.
Poggio l'orecchio contro la porta della camera. Adesso è tutto calmo. Forse il fermacarte lo ha ferito al punto da costringerlo a scappare. 
Continuo a origliare, gli occhi chiusi e il respiro mozzato. La mia speranza dura una manciata di secondi, poi sento dei passi sulle scale, lenti e pesanti.
Sta salendo. Mi ha seguito. E adesso non sarà più così conciliante. 
E io sono senza cellulare: non posso nemmeno chiedere aiuto.”

"L'estraneo" è un thriller psicologico di Ursula Poznanski e Arno Strobel che racconta la storia di Joanna e Erik, due personaggi la cui serenita' viene bruscamente interrotta da un misterioso estraneo.
Ma chi è questa figura che tutt'ad un tratto ha deciso di intromettersi nella loro vita? Qual'è il suo scopo?
Joanna è una giovane donna di origini australiane che ha deciso di trasferirsi in Germania alla larga dalle pressioni familiari.
Una sera dopo essere uscita dalla doccia, si ritrova faccia a faccia con uno sconosciuto che mettera' a dura prova la sua sanita' mentale.
Erik un uomo impiegato in una grossa azienda tedesca, si trova a fare i conti con una persona che dovrebbe conoscerlo meglio di chiunque altro ma che per qualche oscura ragione appare invece terrorizzata dalla sua presenza.
Il libro si suddivide quindi proponendo il punto di vista, le angosce e i dubbi di entrambi i protagonisti in una perfetta sincronia.
Pagina dopo pagina, il lettore viene catapultato all'interno di questa storia complessa e ricca di suspense senza trovare una spiegazione possibile per i diversi avvenimenti.
Un thriller in cui ogni personaggio potrebbe essere l'ideatore di tutta quest'immensa tortura psicologica.
Soltanto alla fine di uno stravolgente susseguirsi di eventi si arrivera' a scoprire un'inaspettata e ingarbugliata realta'.
"L'Estraneo" è un libro che nonostante la lunghezza si legge in poco, pochissimo tempo grazie alla sua trama scorrevole e in grado di mantenere vivo l'interesse di chi legge fino all'ultima pagina.

«Trattengo il fiato e tendo le orecchie, concentratissima. Di nuovo

silenzio totale. Mi sono sbagliata? Possibile che quei rumori fossero frutto della mia immaginazione?"



@Cecilia Alessandra Carbonaro

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