L'Amore non è Bello se non è litigarello. Gli Innamorati di Goldoni al Teatro Sala Fontana

L'amore non è bello se non è litigarello: da una parte la gelosa e bizzosa Eugenia, dall'altra l'ardente, imperioso Fulgenzio.

I due sono follemente innamorati ma non fanno altro che litigare e sembrano non trovare un modo per capirsi a dispetto del sentimento profondo che condividono, mentre il resto della famiglia, come  Flaminia, la saggia sorella di Eugenia, preme per una conciliazione e il matrimonio.

Va in scena al teatro Sala Fontana fino al 19 febbraio la commedia in tre atti Gli Innamorati, un classico poco rappresentato di Goldoni, tanto caro al teatro italiano, nello spumeggiante adattamento del gruppo under 35 il Mulino di Amleto, tutta proveniente dalla scuola del Teatro Stabile di Torino (Fabio Bisogni, Roberta Calia, Andrea Fazzari, Marco Lorenzi, Barbara Mazzi, Raffaele Musella).

Un unico luogo, il palcoscenico, che diventa la casa dell'azione, da cui gli attori non si spostano mai, restando a margine della scena, presenti e lontani nello stesso tempo, facendosi di tanto in tanto, a seconda dell'opportunità, servi di scena.

Molto interessante un adattamento che si rifà al classico nel linguaggio e negli abiti di scena, ma che innova la tradizione attraverso elementi anacronistici - come le cuffie per ascoltare la musica - che donano alla rappresentazione la consistenza onirica di un sogno.

Poche sono quelle commedie nelle quali non entrino innamorati. E in quasi tutte, l’amore è il principale motore dell’azione. Questa commedia, però, che ha per titolo Gli innamorati, deve rappresentare un amore più violento, più speciale di tutti gli altri. Due persone che si amano fedelmente, perfettamente, dovrebbero esser felici soprattutto se non riescono a vedere ostacoli che attraversino i loro desideri. Ma la gelosia, che è un flagello per i cuori amanti, intorbida il bel sereno e fa nascere tempeste anche in mezzo alla calma. È una debolezza in noi ridicola e perfetta, leggera, fantastica, maldestra. Una ferita delirante e irrazionale e un odio pazzo e sospettoso, aggressivo e invidioso, che trasforma il balsamo in veleno. (Carlo Goldoni)

@Antonietta Usardi

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